1 anno e 4 mesi all’amministratore che sottrasse la cassa condominiale

I Palazzi Saia, ad Oristano, come un pozzo senza fondo nel quale finivano i soldi degli inquilini. La sentenza, arrivata dopo un processo durato diversi anni — scrive la Nuova Sardegna — dice che quelle somme hanno terminato il loro percorso direttamente nelle tasche dell’ex amministratore di condominio, A. L. Quest’ultimo ha provato senza riuscirvi a respingere le accuse che gli avevano mosso contro gli stessi inquilini e che avevano trovato accoglimento nelle azioni della Procura. Ha affermato di essere a sua volta vittima della propria collaboratrice, ma non è riuscito a convincere il giudice. Appropriazione indebita, dice il capo d’imputazione confermato ora dalla sentenza. La somma che mancava all’appello dai bilanci dell’amministratore di condominio è stata quantificata in 300mila euro. L’altro totale che bisogna fare è quello dei mesi di condanna. La pena stabilita dal giudice è di un anno e quattro mesi. In più, fatto salvo un ribaltamento del verdetto in un eventuale processo d’appello, c’è la strada spianata per la causa di risarcimento del danno che, nel frattempo, è lievitato. Alcuni dei condomini si sono infatti costituiti parte civile assistiti dall’avvocato Donatella Pau, dopo essere stati gli ispiratori dell’indagine nata proprio dopo una “rivolta” in cui veniva contestata una cattiva gestione di alcuni edifici dei Palazzi Saia tra via Cagliari e via Carducci.

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